giovedì 29 aprile 2021

SI VIS PACEM, PARA BELLUM.

 


Il #GovernoDraghi nasce per mettere le mani sui soldi del #RecoveryFund a vantaggio dei territori del Centro-Nord Italia ad opera dei partiti/movimenti politici, con sede legale nel Centro-Nord (nessuna "sigla" politica esclusa).

L'#Europa ha stabilito alcuni criteri di riparto tra le varie Nazioni (#PIL pro capite, #popolazione e #disoccupazione). Il #Mezzogiorno, in base a quei criteri, ha fatto elevare notevolmente la quota dei Fondi Europei destinati all'#Italia.

Le risorse del #recoveryplan sono dunque l'ultima occasione per il Mezzogiorno, per vedere rimossi quei blocchi che il Paese si porta dietro da oltre un secolo e mezzo. Quindi, i vincoli territoriali suggeriti dalle commissioni, soprattutto sull'effetto di interdipendenza economica, non sono stati rispettati.

Approvando questo Piano, le risorse destinate al Mezzogiorno, di fatto, non risulterebbero sufficienti nemmeno a rispettare il 34%, una soglia meramente funzionale a non aumentare il divario territoriale esistente.

La verità è che il conteggio di dettaglio della quota Sud, richiesto dalla ministra Carfagna, è insufficiente. Non si sa per davvero quanto tocca al #Sud! Se il Mezzogiorno fosse uno #Stato dell' #UnioneEuropea, sarebbe all'ottavo posto tra i Paesi con maggiore presenza industriale.

Per anni ci siamo preparati alle battaglie "politiche", per rivendicare le nostre culture, identità, storia e tradizioni millenarie. Ci chiedete unità nazionale, ma avrete la guerra...in tutte le #Elezioni Nazionali, Regionali e Comunali!


martedì 27 aprile 2021

...PRIMA IL NORD!!!


Un Ministero del Sud "senza portafogli" (Dicastero) che non conta una mazza...di nome e di fatto!

sabato 24 aprile 2021

MINISTRA "SENZA PORTAFOGLIO" (CIOÈ, SENZA DICASTERO) DI NOME E DI FATTO.


«RIPETTIAMO INSIEME AD ALTA VOCE:
il Governo Conte Bis è caduto sul Recovery Fund, per invertire le percentuali "bulgare" assegnate dalla Commissione Europea in base ai parametri socio-economici, designati dalla stessa Europa.

RIPETTIAMO INSIEME AD ALTA VOCE:
l'invio della prima bozza italiana (chiamato: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), ha fatto sorridere i membri della Commissione Europea, tra i vari errori: non sono rispettati i criteri di assegnazione dei fondi circa il 70% al Sud-Italia e circa il 30% al Centro-Nord. Infatti, il piano di ripresa europea anti-Covid è stato paragonato a +17 volte i soldi del Piano Marshall del 1947.

RIPETTIAMO INSIEME AD ALTA VOCE:
nei mesi scorsi esponenti parlamentari della sinistra optavano per assegnare (prima) il 34%, poi sceso al 22% al Sud, il resto dei fondi al Centro-Nord. Poi, scesi a meno -15% di risorse al Sud (il resto al Centro-Nord), per bocca di esponenti parlamentari del Carroccio. In queste settimane dopo tam-tam, e-mail, sottoscrizioni di Sindaci, lettere aperte, ecc. i fondi sono lievitati al 40% delle risorse disponibili al Sud.

RIPETTIAMO INSIEME AD ALTA VOCE:
non dovevano essere 70% al Sud-Italia e 30% al Centro-Nord come espressamente richiesto dalla Comunità Europea?
In altre parole, nulla accade per caso nemmeno nei Governi».

MICHELE FILIPPONIO
(Tesoriere e Dirigente politico del Partito Meridionalista)

 

sabato 17 aprile 2021

VOGLIONO CAMBIARE TUTTO PERCHÉ NON CAMBI NIENTE

 

«PREMESSO CHE il Governo Conte Bis è caduto sul Recovery Fund, per invertire le percentuali "bulgare" assegnate dalla Commissione Europea in base ai parametri socio-economici, designati dalla stessa Europa.
PREMESSO CHE l'invio della prima bozza italiana (chiamato: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), ha fatto sorridere i membri della Commissione Europea, tra i vari errori: non sono rispettati i criteri di assegnazione dei fondi circa il 70% al Sud-Italia e circa il 30% al Centro-Nord. 
Infatti, il piano di ripresa europea anti-Covid è stato paragonato a +17 volte i soldi del Piano Marshall del 1947.
Tant'è vero che esponenti parlamentari della sinistra optavano per assegnare (prima) il 34%, poi sceso al 22% al Sud, il resto dei fondi al Centro-Nord.
Poi, scesi a meno -15% di risorse al Sud (il resto al Centro-Nord), per bocca di esponenti parlamentari del Carroccio.
In questi giorni, dopo tam-tam, e-mail, sottoscrizioni di Sindaci, lettere aperte, ecc. i fondi sono lievitati a circa il 40% delle risorse disponibili al Sud...Ma non dovevano essere 70% al Sud-Italia?
In altre parole, nulla accade per caso».

MICHELE FILIPPONIO 
(Tesoriere e Dirigente politico del Partito Meridionalista)