sabato 14 novembre 2015

I primati del Regno delle Due Sicilie (1735 - 1860)

Ritratto di CARLO III DI SPAGNA (1716-1788). 
Carlo Sebastiano di Borbone (Madrid, 20 gen. 1716  Madrid, 1 dic. 1788), primogenito delle seconde nozze di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, è stato Duca di Parma e Piacenza con il nome di Carlo I (1731-1735), Re di Napoli e Sicilia (1759) e, Re di Spagna (1759-1788).
Effettuò importanti riforme nel Regno (politica religiosa, politica economica e commerciale, politica estera, opere architettoniche e scoperte archeologiche) portandolo ad un florido sviluppo socio-economico-politico di carattere illuministico, contribuendo a numerosi progressi in ambito: culturale, artistico, scientifico, militare, industriale e commerciale, che raggiunsero dei veri e propri primati nazionali, europei e mondiali. 


Ritratto di FERDINANDO I DELLE DUE SICILIE (1751-1825).
Ferdinando I di Borbone (Napoli, 17 gen. 1751 - Napoli, 4 gen. 1825) figlio del re Carlo III, fu sovrano del Regno con il nome di Ferdinando I delle Due Sicilie
Il suo regno durò sessantasei anni ed è considerato il più longevo nella storia degli Stati preunitari italiani.

Ritratto di FRANCESCO I DELLE DUE SICILIE (1777-1830).
Francesco di Borbone (Napoli, 19 ago. 1777 - Napoli, 8 nov. 1830) figlio del re Ferdinando I, salì al trono con il nome di Francesco I delle Due Sicilie
I suoi sei anni di Regno furono caratterizzati da notevoli progressi in campo economico e tecnologico. 


Ritratto di FERDINANDO II DELLE DUE SICILIE (1810-1859)
Ferdinando Carlo Maria di Borbone (Palermo, 12 gen. 1810 - Caserta, 22 mag. 1859) figlio del re Francesco I, salì al trono ad appena 20 anni con il nome di Ferdinando II delle Due Sicilie.  
Il suo Regno iniziò con la promulgazione di un importante Atto amministrativo (Decreto del 11 gennaio 1831), che favorì una serie di iniziative e riforme burocratiche per azzerare il debito pubblico preesistente (1.128.167 ducati) e rilanciare l'economia, l'industria ed il commercio del Regno delle Due Sicilie.



Riflessioni: 
Questi dati devono farci riflettere. Ma, la cosa più ambigua ed inspiegabile è che la storiografia ufficiale (quella che poi si studia a Scuola) censura questi primati, come se non siano mai esistiti.

Per ricerche ed approfondimenti: 
Si può consultare lArchivio di Stato di Napoli – sez. Archivio Borbone: Leggi e de’ Decreti Reali del Regno delle Due Sicilie (giusto per far comprendere l’elevata professionalità giuridico-amministrativa nel redigere tali leggi borboniche).

Di seguito alcuni dei Primati documentati. 


Primati Italiani (rispetto agli altri Stati preunitari presenti nella penisola italiana):
1. Prima Cattedra di Astronomia, affidata a Napoli a Pietro De Martino (1735)
2. Tribunale di Commercio (1739) 
3. Abolizione del feudalesimo: con tassazione anche dei beni ecclesiastici (1741)
4. Leggi a difesa del Patrimonio culturale ed artistico (1755)
5. Accademia di Architettura (1762) 
6. Cimitero italiano per poveri: il “Cimitero delle 366 fosse”, nei pressi di Poggioreale a Napoli, su disegno di Ferdinando Fuga (1763) 
7. Bonifica zona paludosa: Tavoliere delle Puglie (1778)
8. Borsa cambi e merci (1778)
9. Intervento medico di Profilassi Anti-tubercolare (1782) 
10.Cantieri navali di Castellammare di Stabia (1783) 
11. Cimitero ad uso per tutte le classi sociali a Palermo (1783) 
12. Scuola Militare della "Nunziatella" (1787) 
13. Orto Botanico per la fitomedicina (erbe mediche fornite alla Facoltà di Medicina) a Palermo (1795)
14. Su volontà della regina Maria Carolina: Ospedale psichiatrico di Palermo “S. Teresa ai Porrazzi” (1802)
15. Telegrafo ad asta in Sicilia (1806)
16. Cattedra di Psicoterapia a Palermo con Giovanni Linguiti, poi direttore ad Aversa (1812)
17. Battello a vapore: “Real Ferdinando” (1818)
18. Codice Napoletano: raccolta di leggi civili (1819)
19. Scuola Ufficiali di Artiglieria 81825) 
20. Linea di navigazione con battelli a vapore (1827) 
21. Aiuti all’agricoltura: Accademie agricole e Monti Frumentari (1831)
22. Aiuti all’industria: Istituto di Incoraggiamento di Aiuti e Manifatture a Palermo (1831)
23. Carrozze omnibus nelle grandi città (1831)
24. Incentivi alla Marina Mercantile per esportazioni (1832)
25. Pozzo artesiano a Torre dell’Annunziata (1832)
26. Leggi sanitarie: Decreto sulla quarantena per evitare contagi a Nisida (1832)
27. Aiuti al commercio: incentivi alle linee marittime di esportazione se fanno anche importazione (1833)
28. Nave da crociera: “Francesco I” (1833)
29. Corpo dei Pompieri (1833)
30. Aiuti all’industria: costituzione della “Compagnia Edilizia” per il credito urbano a Napoli (1834)
31. Fabbrica di zucchero di barbabietola a Sarno (1834)
32. Scuola di Commercio e Agricoltura a Napoli, Barletta, Palermo, Melfi, ecc. (1835)
33. Marchio D.O.C.: Società enologica (1836)
34. Fonderia a NAPOLI-Maddalena intitolata: “Lino & Henri” (1836)
35. Compagnia di Assicurazioni Generali: “Partenopea Sebezia” (1836)
36. Linea di navigazione marittima del Mediterraneo (1836)
37. Illuminazione a gas nelle città: Napoli (1837)
38. Navigazione interoceanica: cap. De Bartolo in Malesia per la “via del pepe” (1838)
39. Ferrovia: Napoli-Portici (1839). Poi prolungata sino a Salerno, Caserta e Capua.
40. Linea di diligenza: Napoli-Roma (1839)
41. Agevolazioni daziarie su libri stranieri esportando libri nazionali (1839)
42. Istituzione asili infantili al di qua del Faro a Napoli (1839)
43. Alpinismo: scalata Monte Bianco con il prof. Imperiale (1840)
44. Stabilimento Metalmeccanico a Pietrarsa (1840)
45. Pirofregata “Ercole” (nave da guerra a vapore del 1843)
46. Faro lenticolare nel porto di Napoli: direzione lavori a M. Melloni e E. Lauria (1843)
47. Marchio "D.O.C." su olio pugliese (1844)
48. Propulsione ad elica per navigazione marittima: Nave “Giglio delle Onde” a Castellammare di Stabia (1847)
49. Forma di monarchia costituzionale (1848)
50. Esperimento di Illuminazione elettrica a Lecce (1848)
51. Bacino di carenaggio in muratura nel porto di Napoli (1852)
52. Telegrafo elettrico (reti di fari lenticolari) tra Napoli, Capua, Gaeta e Caserta (1852)
53. Esposizione Internazionale di Parigi col 3° Posto in Europa: “Premio per lo Sviluppo industriale” (1856)
54. Propulsione ad elica per navigazione marittima militare: Nave “Borbone” a Castellammare di Stabia (1860)
55. Nel 1860 ci sono le maggiori riserve auree di capitali in oro: 443,2 milioni di lire in oro (66,3%) su 667 milioni complessivi, tra gli Stati che hanno formato l’Italia nel 1861
56. Maggior numero di Medici per abitante (1860)
57. Abitanti della capitale nel 1860: Napoli (447.065)
58. Maggior numero di “Società per Azioni” (1860)
59. Maggior numero di Teatri e Conservatori (1860)
60. Più bassa mortalità infantile (1860)
61. Maggior numero di Compagnie di navigazione marittima (a capitale reale): mediterraneo e transoceaniche (1860)
62. Maggior numero di Tipografie: 113 solo a Napoli (1860)
63. Maggior numero di giornali e riviste (1860)
64. Minor tasso di sconto “max 5%” (1860)
65. Maggior diffusione di sportelli bancari (1860)
66. Maggior quotazione (120%) titoli debito pubblico “Rendita Napoletana” alla Borsa di Parigi (1860)
67. Miglior Finanza Pubblica: “Bilancio in pareggio” con Ferdinando II (1860)
68. Piano Regolatore a Napoli con individuazione Centro Direzionale (1860).

Primati Europei (rispetto agli altri Stati Europei):
1. Cimitero ad uso per tutte le classi sociali a Palermo (1783)
2. Linea di navigazione con battello a vapore (1827)
3. Ponti sospesi in ferro sui fiumi Garigliano e Calore (1832-35)
4. Scuola di Macchinisti a Pietrarsa (1841)
5. Telegrafo elettrico sottomarino tra Reggio Calabria e Messina (1852)
6. Flotta mercantile: 4/5 di tutti gli Stati preunitari (1860)
7. Maggior numero di amnistiati e minor numero di giustiziati politici (1860)
8. Saline, soprattutto pugliesi e siciliane (1860)

Primati Mondiali (rispetto a tutti agli altri Stati dell’epoca):

1. Organizzazione ecologica: “Giunta dei Veleni” per gli scarichi industriali (1735)
2. Teatro lirico “San Carlo” di Napoli (1737)
3. Scavi archeologici di Pompei e Ercolano (1738)
4. Reggia di Caserta attraversata dalla più importante strada nazionale per l’accoglienza dei sudditi a Portici (1742)
5. Leggi igieniche per la Prevenzione Sanitaria ed Ambientale (1743)
6. Nascita della scienza archeologica con il Museo Archeologico (1748)
7. Maggior edificio per l’assistenza ai poveri: “Real Albergo dei poveri” a Napoli e Palermo (1751)
8. Cattedra di Economia con il prof. Antonio Genovesi (1754)
9. Accademia di Belle Arti: Accademia ercolanese (1755)
10. Cimitero pubblico dei poveri a NAPOLI-Capodimonte (1763)
11. Motivazione delle sentenze: Gaetano Filangieri (1774)
12. Codice marittimo ad opera di Michele Jorio (1781)
13. Terremoto di Messina e Reggio Calabria: rapida ricostruzione con criteri antisismici al’avanguardia (1783)
14. Cattedra di Astronomia a Napoli con Giuseppe Cassella (1786)
15. Leggi sociali: Statuto di San Leucio (previdenza, asili nido, indennità malattia, case dei lavoratori, ecc.) del 1789, che anticipa quasi di un secolo le prime “Leggi sul Lavoro” in Inghilterra
16. Osservatorio Astronomico di Palermo nel 1790 (a NAPOLI-Capodimonte nel 1819)
17. Atlante Marittimo: Rizzi-Zannoni (1792)
18. Invenzione della lotta nazional-popolare della guerriglia contro lo straniero: “Fra Diavolo”, al secolo Michele Arcangelo Pezza (1799)
19. Museo Mineralogico di Napoli (1801)
20. Legge sulle monete, sulla finanza e sulla zecca (1818)
21. Codice Militare (1820)
22. Ordinanza Prefettizia a Napoli per la nettezza urbana, che comprende la “raccolta differenziata” (1832)
23. Stazione Meteorologica: Osservatorio Vesuviano (1833)
24. Osservatorio sismologico: Vesuvio (1841)
25. Monopolio mondiale dello zolfo: 90% per l’industria bellica (1860)
26. Pressione fiscale lieve basata sulle imposte dirette: proprietà immobiliari (1860)
27. Sistema pensionistico pubblico con ritenuta del 2% sulle retribuzioni mensili (1860)
28. Industria dei guanti (pelle di cuoio) con oltre 500mila dozzine esportate (1860) 
29. Industria della seta, rinomata per la qualità a San Leucio (1860) 

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