sabato 2 dicembre 2017
lunedì 16 ottobre 2017
IL TESTAMENTO DI DON LIBORIO
Nuovo progetto cinematografico in Puglia.
martedì 5 settembre 2017
LUCIANA CARBONARA (cantante)
Breve presentazione della Cantante:
Nel 1994, Luciana
Carbonara inizia a muovere i primi passi e studi nel campo musicale.
Nel 1995 ha
intrapreso una serie di concerti all’estero e in particolar modo a Monaco di
Baviera (Germania) con la collaborazione di musicisti di alto calibro.
Nel 2000, rientrata
in Italia dopo la parentesi estera, ha realizzato un CD di cover internazionali
intitolato “Emotions”, prodotto e arrangiato da Luigi Rana.
Nel 2002 e 2003 ha realizzato
due Dischi dance, intitolati: “Let go” e “Come into my life”, prodotti
da Vanny Giorgilli e Luigi Rana con l’etichetta “Do it yourself”. Questi brani entrano
nelle più note classifiche dedicate alla dance e il progetto musicale, prende il nome
di “L&L”.
Dal 2007 è nata la Band “Incoming” e qui la soddisfazione più grande,
oltre alla musica, è collaborare con splendidi e validissimi musicisti professionisti.
Luciana Carbonara,
propone un vasto repertorio pop/internazionale che rappresenta l’evoluzione di
un cammino che evidenzia la volontà di ricercare soluzioni diverse ed originali
rispetto allo standard.
É così, che grazie all’approfondimento di altri generi musicali e di variegate
soluzioni ritmiche, Luciana e la sua Band cercano di unire ad una solida base
Pop, Soul, Rock, sonorità Chillout, Lounge, Dance, House e Latin.
Il vasto repertorio è composto da brani sapientemente ri-arrangiati e spesso
miscelati in medley d’impatto capaci di rendere lo spettacolo originale, coinvolgente
(sia per il pubblico più distratto che per quello più esigente) e, in grado di coinvolgere un pubblico di tutte
le fasce d’età.
Gli “Incoming”, grazie alla loro raffinatezza nello stile, rendono gli eventi
unici e coinvolgenti per una platea che non potrà fare a meno di ballare,
cantare e divertirsi, in un’atmosfera che solo una accurata selezione musicale
può riuscire a creare.
Nel 2017, Luciana realizza il primo concerto pubblico in Italia, a Valenzano (BARI), con una grande partecipazione di spettatori e fans. In questa occasione conosce Michele Filipponio (già presentatore, ideatore/organizzatore di eventi e talent scout) suo attuale Artist manager.
2018
2017 - Valenzano (BA)
Eventi privati (Discoteche, Clubs, ecc.)
2000/2018 - ITALIA/ESTERO
1995/2000 - Monaco di Baviera (GER)
Nel 2017, Luciana realizza il primo concerto pubblico in Italia, a Valenzano (BARI), con una grande partecipazione di spettatori e fans. In questa occasione conosce Michele Filipponio (già presentatore, ideatore/organizzatore di eventi e talent scout) suo attuale Artist manager.
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2017 - Valenzano (BA)
Eventi privati (Discoteche, Clubs, ecc.)
2000/2018 - ITALIA/ESTERO
1995/2000 - Monaco di Baviera (GER)
Proposte, Collaborazioni, Interviste:
Michele Filipponio
michele.filipponio@gmail.com
Rassegna Stampa, TV, Radio, Web:
2018
(...)
2017
https://www.bariviva.it/notizie/la-cantante-barese-luciana-carbonara-a-bariviva-all-estero-sanno-apprezzare-l-artista/
Michele Filipponio
michele.filipponio@gmail.com
2018
(...)
https://www.youtube.com/watch?v=yA5-PFzAI-o
http://www.polisnotizie.it/2018/01/17/intervista-a-luciana-carbonara-pop-singer/
http://www.polisnotizie.it/2018/01/17/intervista-a-luciana-carbonara-pop-singer/
2017
https://www.bariviva.it/notizie/la-cantante-barese-luciana-carbonara-a-bariviva-all-estero-sanno-apprezzare-l-artista/
martedì 1 agosto 2017
Unità d'Italia: Parlare non è sparare (di Lino Patruno).
Rilanciamo l’articolo del
giornalista e saggista Lino Patruno pubblicato sulla Gazzetta del
Mezzogiorno il 28 luglio 2017. Ma, prima conosciamo l'antefatto.
L'ANTEFATTO
I Consiglieri Regionali pugliesi del M5S invece di cavalcare l'onda sollevata dal lavoro di ricerca e divulgazione di anni dei Movimenti politici identitari (come ad esempio: Movimento Duosiciliano-MDS, PARLAMENTO DUE SICILIE-Parlamento del Sud, NeoBorbonici, ecc.) si sarebbero dovuti confrontare e dialogare, ma evidentemente piacciono le mezze misure, le mezze verità!.
Infatti, ne hanno seguito le "mosse" e le "strategie" a distanza di sicurezza tanto ché nei mesi scorsi, hanno presentato in diverse Regioni del Sud una mozione per l’istituzione del 13 febbraio come “Giornata della Memoria per le vittime meridionali del processo di Unità d’Italia”.
Lo scorso 28 febbraio, il sen. Sergio Puglia (M5S) è intervenuto al Senato dichiarando che "...il tempo è maturo per fare una riflessione e analizzare cosa accadde alle popolazioni civili meridionali e quanto ancora ci costa nel presente. Nei testi scolastici si fa appena un accenno. Chiediamo solo la verità".
Invece, la mozione presentata in Puglia, a firma di Antonella Laricchia (candidata presidente e candidata consigliera regionale per il M5S nel 2015), è stata approvata a stragrande maggioranza dal Consiglio Regionale pugliese. La mozione impegna la Giunta regionale a "...indicare il 13 febbraio come giornata ufficiale in cui si possano commemorare i meridionali che perirono in occasione dell'Unità, nonché i relativi paesi rasi al suolo".
La data del 13 febbraio, ricorda la caduta della piazzaforte di Gaeta nel 1861, dove i soldati napoletani assieme al re Francesco II di Borbone delle Due Sicilie alla moglie regina Maria Sofia, resistettero per 94 giorni al brutale e sanguinoso assedio piemontese.
L'ARTICOLO
L'ANTEFATTO
I Consiglieri Regionali pugliesi del M5S invece di cavalcare l'onda sollevata dal lavoro di ricerca e divulgazione di anni dei Movimenti politici identitari (come ad esempio: Movimento Duosiciliano-MDS, PARLAMENTO DUE SICILIE-Parlamento del Sud, NeoBorbonici, ecc.) si sarebbero dovuti confrontare e dialogare, ma evidentemente piacciono le mezze misure, le mezze verità!.
Infatti, ne hanno seguito le "mosse" e le "strategie" a distanza di sicurezza tanto ché nei mesi scorsi, hanno presentato in diverse Regioni del Sud una mozione per l’istituzione del 13 febbraio come “Giornata della Memoria per le vittime meridionali del processo di Unità d’Italia”.
Lo scorso 28 febbraio, il sen. Sergio Puglia (M5S) è intervenuto al Senato dichiarando che "...il tempo è maturo per fare una riflessione e analizzare cosa accadde alle popolazioni civili meridionali e quanto ancora ci costa nel presente. Nei testi scolastici si fa appena un accenno. Chiediamo solo la verità".
Invece, la mozione presentata in Puglia, a firma di Antonella Laricchia (candidata presidente e candidata consigliera regionale per il M5S nel 2015), è stata approvata a stragrande maggioranza dal Consiglio Regionale pugliese. La mozione impegna la Giunta regionale a "...indicare il 13 febbraio come giornata ufficiale in cui si possano commemorare i meridionali che perirono in occasione dell'Unità, nonché i relativi paesi rasi al suolo".
La data del 13 febbraio, ricorda la caduta della piazzaforte di Gaeta nel 1861, dove i soldati napoletani assieme al re Francesco II di Borbone delle Due Sicilie alla moglie regina Maria Sofia, resistettero per 94 giorni al brutale e sanguinoso assedio piemontese.
L'ARTICOLO
Unità
d’Italia: Parlare non è sparare
di Lino Patruno.
Non se ne deve parlare.
Lo chiede una petizione firmata da una docente dell’università di Bari dopo la
mozione del M5S per l’istituzione in Puglia, il 13 febbraio, della Giornata
della Memoria per le vittime meridionali del processo di Unità d’Italia. La
petizione on line si attende tre decisioni dal governatore Emiliano. Uno,
bloccare l’iniziativa. Due, non finanziare alcuna pubblica celebrazione. Tre,
non coinvolgere le scuole in alcun modo. Essendo una petizione, non è un
ordine. Petizione di privati cittadini dopo che la mozione in consiglio
regionale (a nome di tutti i cittadini) è stata approvata da tutti tranne
quattro. E condivisa dallo stesso Emiliano. Ma la petizione
giunge dopo che cinque autorevoli storici (sempre dell’università di Bari)
avevano definito “operazione neoborbonica” la mozione.
Preoccupati che si possa dire agli studenti che il Mezzogiorno è arretrato per colpa dell’unificazione. E che il brigantaggio è stato qualcosa di diverso dai sanfedisti del cardinale Ruffo contro i giacobini. Perché tutto questo sarebbe propaggine estrema di un meridionalismo “piagnone” e rivendicazionista. Francamente (concludono) un epilogo del meridionalismo storico “forse prevedibile”, ma del quale c’è poco da rallegrarsi. Se questo epilogo del meridionalismo storico (dalle mille facce, peraltro) era “forse prevedibile”, ci si chiede perché i nostri storici non siano intervenuti prima che diventasse grande. Raccontando in modo convincente una verità che evidentemente è messa in discussione. E chiedendosi perché lo è. Fino al punto che si istituisce una Giornata della Memoria che, oltre che commemorare, si propone di mettere appunto in discussione. Cioè discutere quanto era considerato indiscutibile, e indiscusso: il modo in cui si è fatta l’Unità d’Italia. Non di negarla.
Preoccupati che si possa dire agli studenti che il Mezzogiorno è arretrato per colpa dell’unificazione. E che il brigantaggio è stato qualcosa di diverso dai sanfedisti del cardinale Ruffo contro i giacobini. Perché tutto questo sarebbe propaggine estrema di un meridionalismo “piagnone” e rivendicazionista. Francamente (concludono) un epilogo del meridionalismo storico “forse prevedibile”, ma del quale c’è poco da rallegrarsi. Se questo epilogo del meridionalismo storico (dalle mille facce, peraltro) era “forse prevedibile”, ci si chiede perché i nostri storici non siano intervenuti prima che diventasse grande. Raccontando in modo convincente una verità che evidentemente è messa in discussione. E chiedendosi perché lo è. Fino al punto che si istituisce una Giornata della Memoria che, oltre che commemorare, si propone di mettere appunto in discussione. Cioè discutere quanto era considerato indiscutibile, e indiscusso: il modo in cui si è fatta l’Unità d’Italia. Non di negarla.
I nostri docenti
sanno bene che oggi i dogmi fanno venire l’orticaria anche a un papa Francesco.
E che il tempo ha scalfito (senza che i Borbone c’entrassero nulla) altri
dogmi. Quello della Resistenza, per dire, che fra l’altro è un secondo mito
fondativo d’Italia dopo l’Unità, una Rifondazione.
Tema sul quale il silenzio doveva impedire che emergessero risvolti di latente guerra civile pur per una sacra lotta che ci ha restituito alla democrazia e alla civiltà dopo il fascismo. Poi è venuto fuori un Giampaolo Pansa a parlarci del sangue dei vinti (l’eccidio dei fascisti) cui si è risposto stalinisticamente demonizzandolo. E figuriamoci quando ha parlato del sangue fra i vincitori, l’eliminazione di concorrenti scomodi per il futuro comunista che sognavano di imporre.
Tema sul quale il silenzio doveva impedire che emergessero risvolti di latente guerra civile pur per una sacra lotta che ci ha restituito alla democrazia e alla civiltà dopo il fascismo. Poi è venuto fuori un Giampaolo Pansa a parlarci del sangue dei vinti (l’eccidio dei fascisti) cui si è risposto stalinisticamente demonizzandolo. E figuriamoci quando ha parlato del sangue fra i vincitori, l’eliminazione di concorrenti scomodi per il futuro comunista che sognavano di imporre.
No, non si doveva
parlare delle foibe, la pulizia etnica con la quale i partigiani jugoslavi di
Tito regolarono a modo loro i conti con gli italiani considerati compromessi
col regime. Cinquemila buttati nelle fosse. E per i quali si è istituito un
Giorno del Ricordo oltre 60 anni dopo. Perché per tutto quel tempo gli storici
che decidono ciò di cui si deve parlare o no avevano deciso che non se ne
parlasse. Come ancòra non si parla delle centinaia di migliaia di italiani non solo
deportati dalle terre dalmate-istriane ma accolti a sputi ovunque nel loro
stesso Paese.
No, non si doveva
parlare di Mussolini e di quel rapporto con gli italiani inizialmente più
sentimentale che fra dittatore e sottomessi. E Renzo De Felice doveva chiamarsi
Renzo De Felice perché non finisse dietro la lavagna in università nelle quali,
più che aria, si respirava egemonia di sinistra. Magari, chissà, non si doveva
parlare dell’Olocausto, e che pacchia sarebbe stata per chi continua a dire che
è tutta una bufala. Non si doveva parlare, chissà, della pedofilia nella
chiesa, e non se ne è parlato finché non è scoppiata fra i piedi di una chiesa
cui neanche il suddetto Francesco riesce a raddrizzare la testa. E chissà, non
si doveva parlare del patto Stato-mafia, delegato alla solita magistratura da
una politica che mette la polvere sotto il tappeto come a volte gli storici.
E quanto alla temuta
incursione nelle aule, è stato un Galli della Loggia a dire con sconcerto che
ormai è sempre diffusa nelle scuole del Sud la convinzione che sull’Unità non
l’hanno raccontata tutta. Allora gli storici si degnino di accompagnarsi con i
loro critici nelle scuole, invece di lanciare i “niet”. Per parlare, non per
tacere. Per spiegare ai ragazzi del Sud perché devono ancora emigrare. Anche se
c’è chi dice, basta, raccontiamo il Sud in altro modo, come comunque si fa. E
se poi si accusa Emiliano di volere con l’operazione “politica” del 13 febbraio
raggiungere il senso comune del suo “popolo”, cosa fanno contro questo senso
comune: proibiscono e basta?
La Lega Nord è nata
in Italia nel silenzio assordante degli storici, e non solo, meridionali. E la
storia (non meno della chimica o della fisica o della medicina) si basa sull’evoluzione
delle conoscenze, non sull’immobilismo dogmatico. Che allora sarebbe solo
potere. No, non si abbia paura.
LINKS DI APPROFONDIMENTO
sabato 8 luglio 2017
IL PARETARO: 1° Corso di Formazione dell'Antico Mestiere.
sabato 1 luglio 2017
Manifestazioni pubbliche. Indicazioni di carattere tecnico in merito a misure di safety.
La circolare del Ministero dell’Interno
U.0011464 del 19/06/2017 emanata dal Dipartimento Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, completa il quadro delle disposizioni adottate dopo
la calca causata nel centro di Torino da un falso allarme terrorismo durante la
proiezione su maxischermo di una finale di calcio cui prendeva parte la Juventus.
Pertanto, qualsiasi genere di manifestazione pubblica prevista (culturale, musicale, di intrattenimento, sportivo, di protesta, anche di carattere religioso o politico…eccetera, eccetera), dovrà essere attentamente valutata dai Sindaci, che devono coordinarsi con il soggetto Organizzatore e le Forze dell’Ordine, per prevenire situazioni di sovraffollamento, particolarmente rischiose per la safety (dispositivi e misure strutturali a salvaguardia dell'incolumità delle persone).
La circolare dispone, che dovranno essere accertate le seguenti "imprescindibili" condizioni di sicurezza:
- Capienza delle aree di svolgimento dell'evento, valutando il massimo affollamento possibile;
L'analisi e la valutazione va poi effettuata dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che potrà sempre imporre ulteriori precauzioni, col supporto della Polizia Locale e dei Vigili del Fuoco per i dettagli.
Tale circolare, va ad integrare la precedente circolare n° 555/oP/0001991/2017/1 del 7 giugno 2017, nella quale sono state fornite indicazioni sui servizi di ordine e sicurezza pubblica (security).
Per completezza, si evidenzia che in precedenza il Ministero dell'Interno, con la circolare 557/PASU/005089/13500 A(8) del 14 marzo 2013, con riferimento alle "feste tradizionali e altre manifestazioni aperte al pubblico, anche a carattere religioso o politico, nell'ambito dei quali vengono organizzati concerti o altre forme di spettacolo o trattenimento", aveva precisato che "in presenza di allestimenti che siano suscettibili di esporre a rischi potenziali per la pubblica incolumità e per l'igiene, a causa dell'entità prevista dell'affluenza di pubblico, creando uno spazio sufficientemente definito, sono da ritenere necessari la licenza di cui all'art. 68 del TULPS e la verifica tecnica preventiva della competente Commissione di Vigilanza, indipendentemente o meno dalla presenza di strutture destinate agli spettatori", disposizioni già note ai soggetti Organizzatori, che presentano ai vari Comandi di Polizia Locale, la Domanda di Autorizzazione per Pubblico Spettacolo/Trattenimento all'aperto (artt. 68-69 TULPS) in marca da bollo.
ALCUNE NOTE DOLENTI:
- Dal Piemonte alla Sicilia "le molte e variegate manifestazioni, già programmate, sono state annullate perché mancanti di garanzie sufficienti, in materia di Safety e di Security integrate";
- Sindaci e soggetti Organizzatori sono disposti a voler realizzare "manifestazioni pubbliche" ed assumersi, ulteriori, responsabilità civili e penali, per l'inosservanza delle suddette nuove e "rigorose" disposizioni governative?
- Le Amministrazioni Locali ed i soggetti Organizzatori avranno predisposto, nei loro bilanci, fondi/risorse economiche supplementari a copertura di tali disposizioni governative, per la buona riuscita di ogni singola "manifestazione pubblica"?
Pertanto, qualsiasi genere di manifestazione pubblica prevista (culturale, musicale, di intrattenimento, sportivo, di protesta, anche di carattere religioso o politico…eccetera, eccetera), dovrà essere attentamente valutata dai Sindaci, che devono coordinarsi con il soggetto Organizzatore e le Forze dell’Ordine, per prevenire situazioni di sovraffollamento, particolarmente rischiose per la safety (dispositivi e misure strutturali a salvaguardia dell'incolumità delle persone).
La circolare dispone, che dovranno essere accertate le seguenti "imprescindibili" condizioni di sicurezza:
- Capienza delle aree di svolgimento dell'evento, valutando il massimo affollamento possibile;
- Percorsi separati di accesso all'area e di deflusso del pubblico, con indicazione dei varchi;
- Piani di emergenza e di evacuazione, anche con l'approntamento di mezzi antincendio;
- Suddivisione in settori dell'area di affollamento, in relazione all'estensione della stessa con previsioni di corridoi per gli interventi di soccorso in emergenza;
- Piano di impiego, a cura dell'Organizzazione, di un adeguato numero di Operatori (Stewards) formati con compiti di accoglienza, instradamento, regolamentazione dei flussi anche in caso di evacuazione;
- Spazi di soccorso, raggiungibili dai mezzi di assistenza, riservati alla loro sosta e manovra;
- Spazi e servizi di supporto accessori;
- Previsione, a cura della componente dell'emergenza ed urgenza sanitaria, di un'adeguata Assistenza Sanitaria;
- Presenza di impianto di diffusione sonora e/o visiva, per gli avvisi al pubblico;
- Possibile divieto di vendita di alcolici e altre bevande in bottiglie di vetro.
L'analisi e la valutazione va poi effettuata dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che potrà sempre imporre ulteriori precauzioni, col supporto della Polizia Locale e dei Vigili del Fuoco per i dettagli.
Tale circolare, va ad integrare la precedente circolare n° 555/oP/0001991/2017/1 del 7 giugno 2017, nella quale sono state fornite indicazioni sui servizi di ordine e sicurezza pubblica (security).
Per completezza, si evidenzia che in precedenza il Ministero dell'Interno, con la circolare 557/PASU/005089/13500 A(8) del 14 marzo 2013, con riferimento alle "feste tradizionali e altre manifestazioni aperte al pubblico, anche a carattere religioso o politico, nell'ambito dei quali vengono organizzati concerti o altre forme di spettacolo o trattenimento", aveva precisato che "in presenza di allestimenti che siano suscettibili di esporre a rischi potenziali per la pubblica incolumità e per l'igiene, a causa dell'entità prevista dell'affluenza di pubblico, creando uno spazio sufficientemente definito, sono da ritenere necessari la licenza di cui all'art. 68 del TULPS e la verifica tecnica preventiva della competente Commissione di Vigilanza, indipendentemente o meno dalla presenza di strutture destinate agli spettatori", disposizioni già note ai soggetti Organizzatori, che presentano ai vari Comandi di Polizia Locale, la Domanda di Autorizzazione per Pubblico Spettacolo/Trattenimento all'aperto (artt. 68-69 TULPS) in marca da bollo.
- Dal Piemonte alla Sicilia "le molte e variegate manifestazioni, già programmate, sono state annullate perché mancanti di garanzie sufficienti, in materia di Safety e di Security integrate";
- Sindaci e soggetti Organizzatori sono disposti a voler realizzare "manifestazioni pubbliche" ed assumersi, ulteriori, responsabilità civili e penali, per l'inosservanza delle suddette nuove e "rigorose" disposizioni governative?
- Le Amministrazioni Locali ed i soggetti Organizzatori avranno predisposto, nei loro bilanci, fondi/risorse economiche supplementari a copertura di tali disposizioni governative, per la buona riuscita di ogni singola "manifestazione pubblica"?
domenica 18 giugno 2017
GLI INTOCCABILI: il Business dei Partiti
Caro Marziano (programma RAI - 2017)
«Storie attuali e storie senza tempo,
storie che hanno una risonanza nazionale e storie che, pur nascendo in un
contesto apparentemente marginale, fotografano la contemporaneità.
É “Caro
Marziano”, il nuovo programma di Pif - 38 puntate da 12 minuti, in onda in access
time su Rai3 dal lunedì al venerdì - che prende spunto dalle capsule del tempo:
contenitori che custodiscono oggetti e informazioni, per preservarle in vista di
un eventuale incontro con una civiltà aliena».
regia: Pierfrancesco Diliberto - PIF
regia: Pierfrancesco Diliberto - PIF
Elenco puntate canale YOUTUBE
https://www.youtube.com/playlist?list=PLb_Qew9DujkhV2pYXQQMJq4R83E8Kj1N4
Elenco puntate canale RAI
mercoledì 7 giugno 2017
TENT CITY JAIL da applicare in Italia.
La struttura carceraria americana, denominata "TENT CITY JAIL" diretta dallo sceriffo Joe Arpaio, secondo me, è la miglior soluzione da applicare in Italia, ai tanti reati giornalieri che registrano le Forze dell'Ordine.
mercoledì 31 maggio 2017
FILCANTIERI: Business e Home24.
Preventivi e sopralluoghi gratuiti nell'Area Metropolitana di Bari di nostri Consulenti, Tecnici e Maestranze.
INTERVENTI DI SQUADRA DI MANUTENZIONE:
- Lavori di piccola Manutenzione straordinaria di edilizia privata (carpenteria, impianto elettrico e termo-idraulico, antenne TV, pitturazioni, cartongesso, ecc.);
- Lavori di piccola Manutenzione straordinaria del verde privato (potature, sfalcio, pulizia, ecc.).
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INFO:
Preventivi e sopralluoghi gratuiti nell'Area Metropolitana di Bari e Valle d'Itria, di nostri Consulenti, Tecnici e Maestranze.
FORMAZIONE/DIMOSTRAZIONE DIDATTICA:
Organizzazione di Seminari e Workshop, Partnerships, Costruzione trullo e Muretti a secco.
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giovedì 18 maggio 2017
martedì 18 aprile 2017
"Gran Riconoscimento - I GIGLI DELLE DUE SICILIE"
BREVE NOTA STAMPA:
Nell’ambito della 723ª Fiera di San Giorgio di Gravina in Puglia, Martedì 18 aprile 2017 alle ore 11
presso il Gazebo propagandistico sito in Piazza Notardomenico nelle immediate
vicinanze della fontana Ferdinandea 4 fontane il Comitato Promotore,
composto dall’Associazione Stella del Monte, GensAgri, Ondadelsud.it, Movimento
Duosiciliano e Comitati Due Sicilie, presenterà la prima edizione del “Gran
Riconoscimento - I Gigli delle Due Sicilie” riservato alle aziende
produttive e alle risorse del Territorio del sud Italia che si
contraddistinguono per:
- la valorizzazione dei
prodotti tipici;
- la trasformazione e la
distribuzione;
- l’utilizzo di materie prime
autoctone;
- la capacità di vendita a
livello nazionale e internazionale;
- l’innovazione
tecnologica e dell’economia reale;
- la creazione di occupazione.
Il riconoscimento è esteso a persone
fisiche, di origine meridionale, che abbiano raggiunto traguardi
d’eccellenza documentati, nell’ambito scientifico, artistico,
o altri.
Alla conferenza stampa saranno
annunciate le aziende a cui sarà assegnato il Riconoscimento e rese note le
personalità componenti la commissione di valutazione e assegnazione.
Interverranno:
il sindaco di Gravina in Puglia, Alesio
VALENTE
il segretario generale del Movimento
Duosiciliano, Michele LADISA
il presidente dell’Associazione Stella
del Monte, Mariagabriella SABATO
per il Comitato Promotore, Michele Rocco
RENNA
lunedì 10 aprile 2017
mercoledì 8 marzo 2017
DARIO SKÈPISI QUARTET (brasil jazz e radici baresi).
«L’ineguagliabile forza espressiva del dialetto barese, poche sillabe ben accentate per esprimere concetti che la lingua italiana rende con lunghe perifrasi, mescolate ai suoni carioca diventano elementi fondamentali del mio Barisiliano».
Dario Skèpisi
(Cantautore-Musicista)
BREVE PRESENTAZIONE DEL CANTAUTORE:
Contaminazione tra ritmi brasiliani e testi in
dialetto, idea nata grazie alla musicalità ed alla particolare troncatura delle
parole baresi.
Sintesi di questa sperimentazione è il progetto
discografico dal titolo “Barisiliano”. Non manca la “ginga” brasiliana tra jazz e bossanova.
La lingua
barese diventa un limite superato rompendo la campana ‘stonata’ del dialetto
per fondere i pezzi con i materiali armonici più resistenti della autentica
cultura brasiliana. Il prodotto finale è una musica che discende da
lontanissime vibrazioni, mischiate in un nuovo piacere melodico.
“Se vuoi
essere universale, parla del tuo villaggio” (Lev Tolstoj).
Nel repertorio ci sono anche brani in italiano del cantautore barese che fanno parte dei due lavori discografici: “Musicanima” e “Barisiliano”.
Nel 2016, Dario realizza un concerto pubblico a Valenzano (BARI) e in questa occasione conosce Michele Filipponio (già presentatore, ideatore/organizzatore di eventi e talent scout) suo attuale Tour Manager/Addetto alle PR.
Nel 2017, il cantautore-musicista barese autografa il “1° Casco da cantiere” a sostegno del progetto sociale "Villaggio dell’Accoglienza del Bambino Oncologico" per le Famiglie dei Bambini del Reparto Oncologico del Policlinico di Bari ideato dall’Associazione A.Ge.B.E.O. e Amici di Vincenzo onlus, che vuole realizzare, gestire ed ospitare le famiglie dei bambini, provenienti dall’Italia e dall’estero, colpiti da tumori e leucemie infantili.
Nel 2018, in primavera, Dario partecipa ad un Flash Mob sul lungomare barese in omaggio all'International Jazz Day 2018; in estate, il brano Sciàme a pezzecà è inserito nel CD "PIZZICA LA TARANTA - Suoni, Ritmi, Danze e Musiche del Mediterraneo" (Ed. 2018 - Distribuito da Arnaldo Mondadori Editore SpA) nei settimanali: SORRISI E CANZONI TV, CHI, QUI SALENTO.
Nel repertorio ci sono anche brani in italiano del cantautore barese che fanno parte dei due lavori discografici: “Musicanima” e “Barisiliano”.
Nel 2016, Dario realizza un concerto pubblico a Valenzano (BARI) e in questa occasione conosce Michele Filipponio (già presentatore, ideatore/organizzatore di eventi e talent scout) suo attuale Tour Manager/Addetto alle PR.
Nel 2017, il cantautore-musicista barese autografa il “1° Casco da cantiere” a sostegno del progetto sociale "Villaggio dell’Accoglienza del Bambino Oncologico" per le Famiglie dei Bambini del Reparto Oncologico del Policlinico di Bari ideato dall’Associazione A.Ge.B.E.O. e Amici di Vincenzo onlus, che vuole realizzare, gestire ed ospitare le famiglie dei bambini, provenienti dall’Italia e dall’estero, colpiti da tumori e leucemie infantili.
Nel 2018, in primavera, Dario partecipa ad un Flash Mob sul lungomare barese in omaggio all'International Jazz Day 2018; in estate, il brano Sciàme a pezzecà è inserito nel CD "PIZZICA LA TARANTA - Suoni, Ritmi, Danze e Musiche del Mediterraneo" (Ed. 2018 - Distribuito da Arnaldo Mondadori Editore SpA) nei settimanali: SORRISI E CANZONI TV, CHI, QUI SALENTO.
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Eventi pubblici (Piazze, Auditorium, Stadi, ecc.)
2016 - Valenzano (BA)
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Ospite del programma radiofonico "Musical Gears" (Radio Amicizia IN BLU) condotto da raffaella Cimmarusti.
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