giovedì 19 dicembre 2013

Articolo 1. L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro?




COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
I Principi Fondamentali
Articolo 1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. 
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

«Cercare o creare lavoro è diventato un lavoro, è diventata una sfida per la sopravvivenza, che bisogna affrontare e vincere. 

Nonostante la crisi che ha colpito tutti i settori, l'Italia come Sistema Paese presenta dei deficit che se non corretti non faranno che aumentare tale situazione di stallo, dovuto ad alcune debolezze strutturali della sua economia, quali: Mercato del lavoro, Mercato del credito, Istituzioni ed Infrastrutture. 
L'unico settore che non ha risentito della crisi è quello politico-amministrativo, ossia: ogni mese gli Amministratori eletti ricevono, sempre e comunque, gli emolumenti per attività istituzionali ed oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi garantiti (TUEL art. 86, comma 3)».

Michele Filipponio

(FONTE: www.istat.it/it/archivio/105197)

lunedì 16 settembre 2013

Cagnetta cade da cornicione, presa a volo.


15/09/2013 ore 12:37. Oggi, mi sembrava una monotona Domenica settembrina, come molte altre trascorse a Valenzano (BA). 
Invece, è capitato un fatto curioso, che ha dell'incredibile: ho afferrato al volo una cagnetta di taglia media, che è caduta dal cornicione di una casa indipendente, in Largo Plebiscito. 
C'è stato solo un gran spavento tra la folla con urla, grida e pianti di bambini in attesa dell'arrivo dei Soccoritori (di professione): Vigili del Fuoco, Vigili Urbani, Carabinieri e la Signora Emma Melica Responsabile del canile-rifugio privato cittadino.
Altra curiosità: i proprietari della cagnetta sono studenti universitari della Facoltà di Veterinaria, che al momento dell'incidente non erano in casa.





sabato 7 settembre 2013

La Guerra Sepolta: la storia sotto i nostri piedi



da Barilive.it del 15/03/2009 - Durante le operazioni militari della Prima e Seconda Guerra Mondiale, sul territorio italiano furono utilizzati, dai Paesi belligeranti, migliaia di ordigni d’ogni tipo e peso (come mine, bombe d'aereo e bombe a mano e, granate d'artiglieria), “pericolosi testimoni” nascosti sotto il terreno delle vie di comunicazione, aeroporti, impianti industriali ed idro-elettrici, sino a quando qualcuno non li molesterà dal loro lungo letargo. Ordigni rimasti inesplosi, per un semplice problema tecnico, ossia il malfunzionamento della spoletta.
Anche la Puglia non è estranea alla presenza di residuati bellici. Molte testimonianze e tracce visibili sono presenti sul suolo e lungo il litorale. Basta una data, 2 dicembre 1943: quel giorno Bari divenne la Pearl Harbour del Mediterraneo, tragico e misterioso bombardamento effettuato dall’aviazione tedesca Luftwaffe, che interessò il centro abitato, l’aeroporto e soprattutto il porto, dov’erano ancorate diverse navi della flotta anglo-americana, con il loro carico di munizioni, nafta e bombe all’iprite (sostanza chimica vietata dalla Convenzione di Ginevra).
Ecco dunque che, con più di un milione di bombe disseminate in Italia, il lavoro dello “sminatore” dev’essere effettuato solo da professionisti, come il barese Giovanni Lafirenze.
Lafirenze, classe 1959, è un assistente tecnico BCM (Bonifica Campi Minati), che gira l’Italia bonificando “ordigni esplosivi residuati bellici”. Lafirenze è un ex-sottufficiale dell’Esercito, ed ogni giorno con i suoi colleghi ricerca, localizza e identifica, sia in terra sia in mare, ordigni inesplosi.
Mentre, ai Reparti militari del Genio EOD (Exsplosive Ordinance Desposal), “ricercaordigni”, è affidato il compito di disinnesco e smaltimento. E' anche l’autore del libro La mia bonifica (Florestano Edizioni) e l’amministratore del sito web www.biografiadiunabomba.it  ricco di immagini, documenti, riflessioni, competenza e professionalità, al servizio del cittadino. 
In Italia c'è anche l’unica società di analisi storica e di rischio bellico, ambientale ed archeologico, la SNB (Società Nord Bonifiche), di Maurizio Braggion con sede a Padova. La “bonifica sistematica” evita le pericolose conseguenze, generate dagli interventi di “bonifica occasionale” come: evacuazione dell’area, piano d’intervento del personale militare e di protezione civile, maggiori costi di “bonifica bellica” e le inevitabili paure dei cittadini.
“Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo”, citazione  tanto cara a Giovanni, che ogni giorno insieme ai suoi colleghi ci garantisce un po’ più di tranquillità e serenità. Ed è doveroso rivolgere un pensiero a tutti coloro, che adesso si trovano a miglior vita, vittime consapevoli ed inconsapevoli delle strategie e tattiche militari adottate da altri uomini.
scritto da Michele Filipponio

FONTE: 

www.barilive.it/news/Cultura/12887/news.aspx

venerdì 10 maggio 2013

VOL (valorizzazione online)


Si chiama Vol (Valorizzazione online) ed è una opportunità di lavoro concreta per accedere ad un elenco provinciale di consulenti esperti per valutare e valorizzare il patrimonio immobiliare di piccoli e grandi Comuni ed, in generale, delle Amministrazioni Pubbliche.
Vol permette di seguire un corso, acquisire professionalità dopo il superamento di un esame ed essere contattati dai Comuni o dalle Amministrazioni Pubbliche che potranno agevolmente procacciarsi i profili necessari al loro specifico progetto esecutivo.
La piattaforma operativa è realizzata dalla CDP Cassa Depositi e Prestiti, in collaborazione con la Cassa Geometri e condivisa a livello istituzionale con la Federazione Patrimonio Comune dell'ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani).

(fonte: OPIFICIUM Marzo-Aprile 2013)

domenica 28 aprile 2013

Il Contatore delle imprese che chiudono.



Il Sole 24 Ore e Cerved Group hanno lanciato il "Contatore delle imprese che chiudono", uno strumento che consente di tenere quotidianamente sotto osservazione gli effetti che la crisi sta producendo sul sistema italiano.
Link:

sabato 30 marzo 2013

Arbitro Bancario Finanziario: risoluzione stragiudiziale tra clienti e sistema bancario-finanziario.


L'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è un sistema di risoluzione delle liti tra i clienti e le banche e gli altri intermediari che riguardano operazioni e servizi bancari e finanziari. È detto "stragiudiziale" perché offre un'alternativa più semplice, rapida ed economica rispetto al ricorso al giudice, che spesso invece comporta procedure complesse e anche molto lunghe.

L'ABF è un organismo indipendente e imparziale che decide in pochi mesi chi ha ragione e chi ha torto. È un sistema nuovo da non confondere con la conciliazione o con l'arbitrato.
Le decisioni non sono vincolanti come quelle del giudice ma se l'intermediario non le rispetta il suo inadempimento è reso pubblico.

Il cliente può rivolgersi all'Arbitro solo dopo aver tentato di risolvere il problema direttamente con la banca o l'intermediario, presentando a essi un reclamo. Se non rimane soddisfatto neanche delle decisioni dell'Arbitro, può comunque rivolgersi al giudice.
La Banca d'Italia fornisce i mezzi per il funzionamento dell'ABF.

Guida pratica e Modulo
La Guida pratica riassume le informazioni sull'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) contenute nel sito web. È possibile stampare la Guida che riporta anche il modulo per ricorrere all'ABF.
www.arbitrobancariofinanziario.it/rightbar/guida


Grazie, per l'attenzione!
M.F.

sabato 9 marzo 2013

Il Mutuo fondiario oltre l'80% è "nullo".



Il mutuo fondiario (esempio: l'acquisto di un immobile) la cui somma erogata supera l'80% del valore dell'immobile ipotecato è considerato nullo e quindi l'iscrizione ipotecaria dell'immobile stesso è inesistente.
In pratica, il cliente che vuole acquistare la prima casa deve avere liquidità per circa il 30-35% a copertura dell'acquisto dell'immobile e delle spese accessorie (rogito, polizza assicurativa, ecc.)

Questo il link della sentenza del TRIBUNALE DI VENEZIA - Seconda Sezione Fallimentare:
www.ilsole24ore.com/pdf2010/SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/Documenti/Norme%20e%20Tributi/2012/11/TRIBUNALE_VENEZIA_26_07_12.pdf?uuid=4ab00aec-322f-11e2-bf7a-c47e37b6ccb4?uuid=AbxSYO4G

Grazie, per l'attenzione!
M.F.

giovedì 21 febbraio 2013

PIIGS, i paesi europei maiali


Il mercato ha diviso in due fronti i Paesi dell'Europa: su un fronte, la ricerca di sicurezza e stabilità ha favorito le quotazioni dei titoli tedeschi, francesi, olandesi e, in parte, austriaci, e, sull'altro, ha penalizzato i prezzi dei cosiddetti PIIGS (Portagallo Irlanda Italia Grecia Spagna, il termine inglese "Pig" significa maiale), l'acronimo delle iniziali dei Paesi europei maggiormente indebitati a forte rischio recessione, fallimento di aziende e alto tasso di disoccupazione.
In questi ultimi anni, tra Francia e Germania ci sono stati numerosi incontri istituzionali; hanno chiesto ed ottenuto vertici europei, manovre economiche, elezioni politiche nei due Paesi UE hanno ricercato un unico obiettivo (non dichiarato pubblicamente): diminuire il rischio default (rischio di insolvenza, ossia il debitore non è in grado di onorare il pagamento del debito assunte alle scadenze pattuite) per Francia e Germania verso i Paesi europei Piigs maggiormente indebitati.


Grazie, per l'attenzione!
M.F.