venerdì 9 agosto 2019

...E GIUNSE IL DIVORZIO.



Intervista di Antonella Cirese al Segretario Generale del #MovimentoDuosiciliano #MDS Michele Ladisa.


DOMANDA: Salvini stacca la spina. Qual'è il suo commento?
RISPOSTA: Parafrasando una frase di manzoniana memoria direi che "Questo matrimonio Lega - Movimento 5 Stelle non s'aveva da fare ne ieri e ne mai ". Ma evidentemente interessi particolari da parte di Di Maio furono tali da pretendere un contratto di governo. Ebbene il governo di una nazione non può andare avanti per la sottoscrizione di un contratto. 
La politica è fatta di momenti e di imprevisti che bisogna affrontare e ai quali poi bisogna trovare soluzioni. Purtroppo, a suo tempo, il comportamento di Di Maio e di chi l'ha sostenuto è stato di grande arroganza ed ora "i nodi" vengono al pettine. 
Ritornando alla crisi di governo, una mossa strategica sarebbe stata, a mio parere, quella che a staccare la spina dovevava essere Di Maio e non Salvini. 
Diciamolo francamente, il vero motivo di questa crisi non è la TAV, quanto quello che non si vuole fare, e cioè l'autodeterminazione differenziata, fiscale da parte delle tre regioni del Nord: Veneto, Lombardia ed Emilia- Romagna.

DOMANDA: Autonomia differenziata e crisi del Governo. Qual'è la sua valutazione?
RISPOSTA: Secondo me, non si possono capire le cose se queste non si conoscono. Infatti il Movimento 5 stelle non è nato certamente per cambiare "l'Italia" ma per cambiare una classe politica, sostituire di fatto la vecchia classe politica con facce nuove. 
Questo è del tutto insufficiente per realizzare un "cambiamento vero" benchè abbiano dato vita ad un governo definito " il governo del cambiamento". La Costituzione italiana, nata nel 1947, prevede l'Italia come unico blocco nazionale di conseguenza manca una cultura federalista. 
Questa mancanza di cultura federalista abbraccia non solo il Movimento 5 stelle ma tutti i partiti, con l'aggravante che con l'avvento della Lega è stato propinato un tipo di "Federalismo" che non rientra nella logica del "vero" federalismo avendo dato vita ad un federalismo fiscale che non ha nulla ache fare con quello politico, e finendo per privilegiare ancora una volta le regioni del nord. 
A questo punto è chiaro che il "cambiamento" in senso federalista non possono originarlo i 5 stelle, nè gli altri partiti nazionali, compresa la Lega di Salvini, che, come si vede, ormai parla soltanto una lingua "nazionalista e sovranista". Almeno in apparenza. 

DOMANDA: Qual'è la proposta politica che parte dal Sud per fare piazza pulita di una classe dirigente che ha distrutto il nostro Mezzogiorno?
RISPOSTA: La risposta sta proprio nella Sua domada. Ormai è inconfutabile affermare che il Sud ha bisogno di un suo partito che sappia difenderne le ragioni, migliorarne le condizioni riportandole a livello ottimale e che sopratutto faccia una proposta politica che valga per il proprio territorio, ex due Sicilie cioè dall'Abruzzo a Lampedusa, ma che possa parlare a anche in un ambito piu vasto come quello nazionale. 
Una svolta federalista è quanto di più auspicabile. Con la proposta ferderalista un Partito meridionalista riuscirebbe a portare il Mezzogiorno d'Italia a livelli altissimi, anche internazionale, come del resto è ampiamente dimostrato dal federalismo delle piu grandi nazioni al mondo a partire dalla Svizzera.

Antonella Cirese

giovedì 1 agosto 2019

IL VECCHIO CHE AVANZA PER IL SUD COLONIA.



 
IL VECCHIO CHE AVANZA PER IL SUD COLONIA.
Intervista di Antonella Cirese al Segretario Generale del Movimento Duosiciliano Michele Ladisa.
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DOMANDA: Si torna a parlare di "Questione Meridionale". Qualche giorno fa, in occasione del secondo tavolo con le parti sociali convocato dal Presidente Conte, il Ministro dell'Economia Tria ha proposto l'istituzione di una "Banca del Mezzogiorno", per erogare credito agevolato alle imprese del Sud e alle famiglie. Secondo lei, è davvero questa la soluzione per il rilancio del Sud?
RISPOSTA: La proposta del Ministro Tria è qualcosa di sconcertante, è vecchiume allo stato puro, è aria fritta servita sulla tavola degli "ingenui" meridionali. Come si fa a riproporre idee di questo genere che già in passato hanno avuto la loro soluzione nel fallimento? Basta ricordare la Banca per il Sud di Tremonti memoria. Questo Governo composto dal Movimento 5 stelle che ha preso una barca di voti dal Sud, ovvero ex-Regno delle Due Sicilie, aveva ed ha il "sacrosanto dovere" di pensare in maniera fortemente innovativa e non partorire idee che non portano a nulla. La politica del Governo è identica a quella dei governi passati si vuole continuare ancora a tenere in condizioni coloniali l'intero Mezzogiorno, come dimostra il fatto di avere un Ministro preposto per il Sud in Barbara Lezzi, creando quasi dei "protettorati" di territori coloniali.

DOMANDA: Perché si continua a tenere in piedi il binomio investimenti-infrastrutture a Nord assistenzialismo a Sud?
RISPOSTA: Perché è quello che fa comodo a questa Italia, questa Italia cosi come è strutturata, che deve avere nel Nord le attività produttive e al Sud un assistenzialismo dovuto allo stato di colonia in cui hanno ridotto l'intero Mezzogiorno dal 1860 ad oggi. Qui la delusione è immensa proprio perché si è votato gente che non ha alcuna idea di cambiare le politiche non per il Sud ma le politiche di tutta Italia in modo da mettere in condizioni paritetiche il Sud con il resto d'Italia. Il Sud è già convinto di poter essere autonomo, ha le risorse necessarie per fare da sé ma è fondamentale impedire che l'Italia e il Nord continuino a mettere le mani sulle nostre grandi ricchezze. Per il Sud è arrivato il momento che si debba autogestire i tempi sono ormai maturi per questo.

DOMANDA: Il Governo ci ripropone una "Cassa del Mezzogiorno" vestita di nuovo, sembra quasi che abbia paura di pensare ad un federalismo regionale a favore del Sud dove ogni regione del Mezzogiorno, essendo autonoma, potrebbe meglio curare i propri interessi e meglio rappresentare la propria comunità. Come mai?

RISPOSTA: La Cassa per il Mezzogiorno, vecchia o nuova che possa essere, è un altro elemento, che si riallaccia alla condizione coloniale del Sud. Perché il federalismo non viene applicato? Per il semplice motivo che il "vero" federalismo, non quello fiscale imposto dalla Lega qualche anno fa, ma il federalismo di tipo "Svizzero" è un qualcosa di cui i nostri governanti sono all'oscuro e, comunque anche se ne avessero conoscenza, il federalismo viene passato per "Secessione" dei territori e questo fa paura a tutti. Di conseguenza si continua sulla strada della vecchia e consueta politica, ormai da 160 anni, e se questo è il Governo del cambiamento francamente c'è da "suicidarsi". Per il cambiamento bisogna che i meridionali, i "cosiddetti" meridionali, riescano a comprendere un nuovo messaggio e cioè quel messaggio del "Federalismo puro" che li può portare all'apice del mondo intero.
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Antonella Cirese