giovedì 20 maggio 2021

PARTITO MERIDIONALISTA: non siamo né di Destra, né di Sinistra, né di Centro. Siamo dalla parte del Sud!


🖋NON SIAMO NÉ DI DESTRA, NÉ DI SINISTRA, NÉ DI CENTRO;

🖋NON SIAMO PER UN'ITALIA "UNICA ED INDIVISIBILE";

🖋SIAMO DALLA PARTE DEL POPOLO MERIDIONALE.

🖋SIAMO PER UNA REPUBBLICA CONFEDERALE (MODELLO SVIZZERO), PERCHÉ STATI FEDERALI SONO: SVIZZERA, GERMANIA, STATI UNITI D'AMERICA, ECC. ECC.;

🖋SIAMO PER UN'ITALIA "UNITA" NELLA DIVERSITÀ E NELLA LIBERTÀ DEI SUOI POPOLI;

🖋SIAMO PER UN'ITALIA DEMOCRATICA E REPUBBLICANA PERCHÉ "FEDERALE", CHE LASCIA OGNUNO "PADRONE" A CASA PROPRIA E RESPONSABILE DELLE SCELTE DI GOVERNO DEI CITTADINI CHE LA FORMANO (AUTOGOVERNO).

 

martedì 18 maggio 2021

BANCOVID 1: un libro metà banca e metà virus, scritto da Autori Vari e senza censura.

Bozza di copertina (prima edizione)
 
PREMESSA: 
Da oltre un anno il mondo è dominato dal Debito e dalla Pandemia, che hanno rallentato, trasformato e cancellato attività lavorative, abitudini e paradigmi. 
Poi, miracolosamente, il mondo è diventato devoto (e dipendente) del Prestito e del Vaccino, per sempre?

PROGETTO EDITORIALE: 
Partecipa alla prima stesura, pubblicazione e diffusione di un libro (autoprodotto) sui pro e contro della pandemia da CoVid-19.
Raccontaci il tuo punto di vista, del primo anno di pandemia (2020) redatto in massimo 3/4 pagine e corredato da (eventuale) fotografia/disegno. Invia il tutto in formato .pdf
Le storie, i fatti e i misfatti più suggestivi, autentici, commoventi, misteriosi, ecc., saranno selezionati, per inserirli nella prima stampa del libro.
La partecipazione, alla stesura del libro, è aperta a tutti gli Scrittori senza distinzione di sesso, razzalingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.
Mentre, la correzione bozze, grafica, segnalibro, promozione, spedizione e recensione sarà a cura dello Staff di Michele Filipponio (ideatore del progetto editoriale), che scriverà la prefazione del libro.

NOTE VARIE:
- Dettaglio libro: Rilegatura all'americana; Brossura illustrata con alette; pagine color bianche; foto moderne in B/N e a colori
- Editore: Autoprodotto
- Lingua: Italiano
- Luogo di edizione: Valenzano (BARI)
- Argomento: Attualità
- Pagine: 150 circa
- Illustrazioni: Foto moderne in B/N e a colori
- Condizioni libro: Prima stampa a tiratura limitata
- Prezzo: Nessuna vendita al pubblico, solo distribuzione gratuita
- Altro: Dedica personalizzata di uno o più Autori. Segnalibro in omaggio.

SELEZIONE E ADESIONI:
- Costo di partecipazione al progetto, per singolo Autore/ice: 100
- Versamento: Bancoposta/PostaPay

PER INFO:
donnamariasofia@gmail.com

sabato 15 maggio 2021

IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA?...É LA SECCESSIONE DEI RICCHI (AUTONOMIA DIFFERENZIATA) SCRITTA SU CARTA.

 

«PREMESSO CHE nel Parlamento il gruppo politico Fratelli d'Italia si è "ASTENUTO" nel votare il Recovery Fund e che solo 16 (sedici) Senatori hanno votato "NO";

PREMESSO CHE gli interventi alla Camera e Senato, del premier incaricato dott. Draghi
- gettano le basi per rimanere nel Parlamento sino alle Elezioni Politiche del 2023; 
- anticipano le "mosse" politiche, per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica (2 Febbraio 2022); 
- consegnano questa Classe Politica Dirigente all'immobilismo e all'impotenza decisionale;

PREMESSO CHE dalla lettura delle 496 pagine del RRF (Regolamento del Recovery Fund), del PNRR 2 (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) del Governo Draghi; e, del PNRR 1 del Governo Conte Bis, non vi è traccia del 70% delle risorse europee (con quote a fondo perduto e a debito), da destinare al Sud-Italia;

PREMESSO CHE i calcoli fatti al MEF (Ministero dell'Economia e Finanza) attribuiscono il 40% lordi dei finanziamenti europei spettano alle Regioni e Comuni del Sud-Italia! Inoltre, dal Ministero si susseguono telefonate a tutti gli Enti Locali, per farsi inviare i progetti (alcuni redatti, anche, dieci anni fa) da valutare e finanziare entro il 2026; 

PREMESSO CHE la "Secessione dei ricchi" si evince (già) dalla copertina del nuovo testo (immagine a destra);

PREMESSO CHE gli investimenti del PNRR: 
- digitalizzazione, innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale, economia circolare, economia dell'idrogeno, sostenibilità ambientale, blu economy, space economy, ecc. sono tematiche (che personalmente) seguo da oltre dieci anni in vari forum, seminari, convegni e libri. Quindi, lo Stato Italiano è già indietro di oltre dieci anni, rispetto al resto del mondo
e, le riforme del PNRR: 
- Pubblica Amministrazione e Giustizia riguardano, soprattutto, l'ammodernamento delle "infrastrutture digitali" (acquisto nuovi PC, stampanti, software, ecc.), per velocizzare i processi, permessi, autorizzazioni varie, ecc. Ma, non riguardano la riforma delle normative, che sono più obsolete (anche di fine Ottocento e i famosi "Regi Decreti" ancora in vigore);

CONSIDERATO CHE tutte queste idee o progetti serviranno a finanziare oltre vent'anni di ritardi e mancate "riforme strutturali" dello Stato, da parte di chi ha governato sino ad oggi; 

CONSIDERATO CHE il processo delle privatizzazioni è stato disastroso per l'Italia, ma un vero affare per alcuni imprenditori e molte banche e multinazionali. In Italia non si è privatizzato perché si era inefficienti e obsoleti, come hanno voluto farci credere. Dietro a quel processo c'è una complessa macchina ideologica e affaristica, appoggiata dalla sinistra di governo, che con la crisi economico finanziaria del 2008: Italia, Grecia, Portogallo e Spagna furono Nazioni messe "in svendita" a tedeschi, francesi, arabi, inglesi, americani e cinesi;


PERTANTO, è un PNRR da bocciare su carta, non porterà vantaggio alle mPMI (micro-Piccole-Medie-Imprese), alle famiglie, al Sud-Italia (in particolare). Ma, solo agli apparati dello Stato e ai grandi gruppi industriali localizzati nel Centro-Nord. L'emigrazione dal Mezzogiorno continuerà...Scommettiamo?».
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MICHELE FILIPPONIO
(Tesoriere/Dirigente politico del Partito Meridionalista)

mercoledì 12 maggio 2021

QUOTA AL SUD DEL RECOVERY FUND: INVIO LETTERA APERTA (IN LINGUA TEDESCA) ALLA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA.

 

Illustre Presidente della Commissione Europea
DOTT.SSA URSULA VON DER LEYEN,

In Italia l’esistenza stessa di un Ministero per il Sud, denota chiaramente una mortificante condizione di sussidiarietà di un’intera importante area della Nazione. Si tratta di un Ministero "ad acta" che da decenni ripropone politiche fallimentari che variano solo in peggio la condizione di un intero territorio e della sua popolazione.
Da 160 anni a questa parte, cioè dalla cosiddetta Unità d’Italia ad oggi, cosa ben nota ed evidente anche alla Istituzione da Lei rappresentata, tutti i gap fra le aree del Paese si vanno solo allargando, allontanando di fatto il sud da ogni forma di progresso in ogni settore, ampliando sempre più gli enormi divari tra le aree d’Italia e da molte Nazioni e Regioni Europee. Ciò rende impossibile il normale sviluppo dell’economia della vasta area meridionale, in quanto le aziende in essa residenti non sono in grado di confrontarsi sul mercato della libera concorrenza, schiacciate dai maggiori costi rivenienti in primo luogo dalla mancanza di adeguate infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie, aeroportuali, e poi ancora dall’iniqua tassazione imposta dallo Stato Italiano che non tiene in alcun conto le condizioni di sottosviluppo del sud rispetto al centronord.
Con le disponibilità del Recovery Fund l’Europa ha inteso distribuire finanziamenti con criteri basati sulla popolazione residente, sul reddito pro capite e sul tasso di disoccupazione, chiaramente riferiti agli Stati e non alle aree regionali.
L’Europa ha destinato all’Italia oltre 200 miliardi di euro del Recovery Fund ma il Governo italiano che, se pur in più circostanze ha proclamato la necessità di un riequilibrio delle economie e delle infrastrutture territoriali, ha smentito sé stesso con la recente presentazione del Recovery Plan del Presidente del Consiglio dei Ministri, Draghi. Di fatti, al Sud è destinata una quota nettamente inferiore di quella indispensabile per il più volte annunciato riequilibrio territoriale, non tenendo in alcun conto, su base territoriale, di quei parametri di ripartizione europea che gli hanno consentito di ottenere la più ampia quantità di danaro e cioè della popolazione residente, del reddito pro capite e del tasso di disoccupazione.
La decantata quota del 40% a favore del sud risponderebbe, in modo appena positivo, esclusivamente al criterio della popolazione residente che è pari al 34% di quella nazionale e non tiene in alcun conto dell’incessante emigrazione, da 1861 a tutt’oggi, di milioni di meridionali verso il nord, consentendo a questo territorio di ampliare a dismisura il numero dei residenti e quindi di poter vantare una percentuale di residenti del 46%. Tutt’ora, interi paesi e città del Sud soffrono l’enorme dramma dello spopolamento, dell’impoverimento generalizzato, della perdita di menti e braccia, delle cessazioni delle attività commerciali, industriali, artigianali, agricole, culturali, turistiche. Solo per questo il Sud avrebbe il pieno diritto di ottenere una disponibilità di risorse del 68% e non del 34%!
Il “reddito pro capite”, ulteriore indicatore utile a stabilire la quota del Recovery Fund agli Stati e non agli ambiti regionali, non appare preso in considerazione del Governo Italiano. I dati statistici in merito parlano chiaramente di profondi divari nord-sud. Se il reddito medio complessivo in Lombardia è di circa 25.000,00 euro, in Calabria scende al minimo di circa 15.000,00 euro. Vale sottolineare che il reddito dei meridionali d’Italia è al di sotto o pari a quello di intere nazioni provenienti dal disfacimento del blocco sovietico, come la Romania e la Polonia.
Ciò è conseguenza delle già citate politiche fallimentari dei vari governi italiani, benché ci si affretti e affanni ad asserire che è responsabilità dei cittadini e della propria classe politica se il sud, da sempre, “sceglie” di restare arretrato.
Il tasso di disoccupazione, ulteriore criterio indicato dall’Europa, vede ancora una volta il Meridione scarsamente considerato dalla Stato Italiano. Nelle aree del sud l’incidenza della disoccupazione è del 18,40 % cioè quasi tre volte rispetto al 6,6 % al Nord e il doppio di quello del Centro 9,4% (dati del 2018). Pertanto l’incidenza disoccupazionale del Sud è del 54,50%, rispetto al solo 19,20% del nord e del 27,30% del centro. E’ ben evidente come la quota dei fondi del 40%, sia lontana dal tasso di disoccupazione del 54,50%, e quanto
penalizzi il Mezzogiorno.
Inoltre, solo il Sud, e non il Nord, deve ancora recuperare i livelli occupazionali del 2008, precedenti alla crisi.
Illustre Presidente, siamo certi della Sua piena consapevolezza delle condizioni di questo bistrattato lembo di Terra d’Italia e d’Europa. Siamo altresì certi che non Le sfuggirà l’importanza della indispensabile crescita del sud utile a tutta l’Europa, soprattutto in considerazione della sua strategica posizione nel Mediterraneo, anche nei rapporti commerciali coi paesi che si affacciano sul Mare Nostrum.
Per questo Le chiediamo un intervento deciso teso a modificare le decisioni del Governo Italiano. Contiamo molto sulla Sua autorevolezza e sulle arcinote capacità di mediazione.

Restiamo in attesa di una Sua graditissima.
Bari (Italia), lì 12/05/2021

Con osservanza,
PARTITO MERIDIONALISTA.

Segretario Generale: Michele Ladisa
Presidente: Andrea Salvo
Dirigenti Fondatori e Comitato Politico: Francesco Benedetto, Antonella Cirese, Nicola Cornacchia, Roberto Golisciano, Roberto Massaro, Totò Messina, Andrea Moro, Giuseppe Picciariello, Rocco Michele Renna, Mariagabriella Sabato, Antonio Asta, Michele Filipponio, Paolo Greco, Gianfranco Roffi, Angelo Zullino.

lunedì 10 maggio 2021

IL MINISTRO DELLA MALASANITÀ PUBBLICA SI DIMETTA E SI DEDICHI ALL'IPPICA.

 




Poche righe dalla pagina 21 del libro di #RobertoSperanza​ che aprono mondi:
«Non ho un manuale di istruzioni per questa #emergenza​ – scrive – nessuno di noi ce l'ha. Siamo dentro a una tempesta senza precedenti e non abbiamo un manuale da consultare che ci possa indicare una rotta sicura. Ho solo la certezza che chiudere è l'unica azione possibile».
Insomma, il #Ministro​ della #Salute​, in un libro che non verrà mai pubblicato è bene ricordarlo, ammette di essersi ritrovato di fronte alla pandemia senza sapere come affrontarla e, per quanto fosse nel dubbio, di aver deciso di chiudere tutto.
A quanto riportato, si aggiunge poi una seconda questione: 5 mesi prima, infatti, il Ministero stringe un accordo con le più grandi piattaforme di informazione al mondo, parliamo di Google, YouTube Facebook e Twitter, e per cosa? Per "indirizzare gli utenti che cercano notizie sul nuovo coronavirus sul sito del Ministero". Il tutto, naturalmente, a discapito di altri canali di #informazione​.
A puntare i riflettori su questo paradosso è #FabioDuranti​ che in diretta commenta: "Cioè tu dici che non sai qual è la via, ma già 5 mesi prima avevi fatto un accordo per indirizzare tutto sul tuo sito, tu che non sai un ca***?"
Un dibattito molto acceso quello che si è tenuto a 'Un giorno speciale'. Con Fabio Duranti, #DiegoFusaro​, #EnricoMichetti​ e Francesco Vergovich, ecco cosa si è detto.
(FONTE: #RadioRadioTV)
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MICHELE FILIPPONIO
(Direzione politica del Partito Meridionalista)
#politica #PartitoMeridionalista #michelefilipponio 

sabato 1 maggio 2021

IL TESTO DEL RECOVERY FUND È FRUTTO DI UNA SCELTA POLITICA (ELETTORATO), NON TECNICA. LA SECCESSIONE DEI RICCHI (AUTONOMIA DIFFERENZIATA) CONTINUA.

 

IL TESTO DEL RECOVERY FUND È FRUTTO DI UNA SCELTA POLITICA (ELETTORATO), NON TECNICA. LA SECCESSIONE DEI RICCHI (AUTONOMIA DIFFERENZIATA) CONTINUA.

«01/03/2018 - L'intesa fra il Governo e la Regione Lombardia per la concessione di forme di "Autonomia Differenziata", sottoscritta il 28 febbraio 2018 a Palazzo Chigi è stata pubblicata sul sito (web) del Dipartimento degli Affari Regionali e le Autonomie, ecc.;
17/05/2018 - Dal "Contratto per il Governo del Cambiamento" (Riforme istituzionali, Autonomia e Democrazia diretta - pag. 23): Sotto il profilo del regionalismo, l'impegno sarà quello di porre come questione prioritaria nell'agenda di Governo l'attribuzione, per tutte le Regioni che motivatamente lo richiedano, di maggiore Autonomia in attuazione dell'art.116,terzo comma, della Costituzione, portando anche a rapida conclusione le trattive tra Governo e Regioni attualmente aperte ecc.;
27/04/2021 - Dal "Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza" (Altre Riforme di Accompagnamento al Piano - pag. 78): Il federalismo fiscale per le regioni, definito dal DL. n°68/2011 (artt. 1-15), come ultimo modificato dalla L. n°176/2020 (art. 31-sexties), è in corso di approfondimenti da parte del Tavolo tecnico istituito presso il MEF. Il processo sarà definito entro il primo quadrimestre dell'anno 2026 ecc.
Faremo ricorso alla Comunità Europea...ed avrete battaglia in tutte le Elezioni Nazionali, Regionali e Comunali».
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MICHELE FILIPPONIO
(Tesoriere/Dirigente politico del Partito Meridionalista)