lunedì 16 settembre 2013

Cagnetta cade da cornicione, presa a volo.


15/09/2013 ore 12:37. Oggi, mi sembrava una monotona Domenica settembrina, come molte altre trascorse a Valenzano (BA). 
Invece, è capitato un fatto curioso, che ha dell'incredibile: ho afferrato al volo una cagnetta di taglia media, che è caduta dal cornicione di una casa indipendente, in Largo Plebiscito. 
C'è stato solo un gran spavento tra la folla con urla, grida e pianti di bambini in attesa dell'arrivo dei Soccoritori (di professione): Vigili del Fuoco, Vigili Urbani, Carabinieri e la Signora Emma Melica Responsabile del canile-rifugio privato cittadino.
Altra curiosità: i proprietari della cagnetta sono studenti universitari della Facoltà di Veterinaria, che al momento dell'incidente non erano in casa.





sabato 7 settembre 2013

La Guerra Sepolta: la storia sotto i nostri piedi



da Barilive.it del 15/03/2009 - Durante le operazioni militari della Prima e Seconda Guerra Mondiale, sul territorio italiano furono utilizzati, dai Paesi belligeranti, migliaia di ordigni d’ogni tipo e peso (come mine, bombe d'aereo e bombe a mano e, granate d'artiglieria), “pericolosi testimoni” nascosti sotto il terreno delle vie di comunicazione, aeroporti, impianti industriali ed idro-elettrici, sino a quando qualcuno non li molesterà dal loro lungo letargo. Ordigni rimasti inesplosi, per un semplice problema tecnico, ossia il malfunzionamento della spoletta.
Anche la Puglia non è estranea alla presenza di residuati bellici. Molte testimonianze e tracce visibili sono presenti sul suolo e lungo il litorale. Basta una data, 2 dicembre 1943: quel giorno Bari divenne la Pearl Harbour del Mediterraneo, tragico e misterioso bombardamento effettuato dall’aviazione tedesca Luftwaffe, che interessò il centro abitato, l’aeroporto e soprattutto il porto, dov’erano ancorate diverse navi della flotta anglo-americana, con il loro carico di munizioni, nafta e bombe all’iprite (sostanza chimica vietata dalla Convenzione di Ginevra).
Ecco dunque che, con più di un milione di bombe disseminate in Italia, il lavoro dello “sminatore” dev’essere effettuato solo da professionisti, come il barese Giovanni Lafirenze.
Lafirenze, classe 1959, è un assistente tecnico BCM (Bonifica Campi Minati), che gira l’Italia bonificando “ordigni esplosivi residuati bellici”. Lafirenze è un ex-sottufficiale dell’Esercito, ed ogni giorno con i suoi colleghi ricerca, localizza e identifica, sia in terra sia in mare, ordigni inesplosi.
Mentre, ai Reparti militari del Genio EOD (Exsplosive Ordinance Desposal), “ricercaordigni”, è affidato il compito di disinnesco e smaltimento. E' anche l’autore del libro La mia bonifica (Florestano Edizioni) e l’amministratore del sito web www.biografiadiunabomba.it  ricco di immagini, documenti, riflessioni, competenza e professionalità, al servizio del cittadino. 
In Italia c'è anche l’unica società di analisi storica e di rischio bellico, ambientale ed archeologico, la SNB (Società Nord Bonifiche), di Maurizio Braggion con sede a Padova. La “bonifica sistematica” evita le pericolose conseguenze, generate dagli interventi di “bonifica occasionale” come: evacuazione dell’area, piano d’intervento del personale militare e di protezione civile, maggiori costi di “bonifica bellica” e le inevitabili paure dei cittadini.
“Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo”, citazione  tanto cara a Giovanni, che ogni giorno insieme ai suoi colleghi ci garantisce un po’ più di tranquillità e serenità. Ed è doveroso rivolgere un pensiero a tutti coloro, che adesso si trovano a miglior vita, vittime consapevoli ed inconsapevoli delle strategie e tattiche militari adottate da altri uomini.
scritto da Michele Filipponio

FONTE: 

www.barilive.it/news/Cultura/12887/news.aspx