sabato 15 maggio 2021

IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA?...É LA SECCESSIONE DEI RICCHI (AUTONOMIA DIFFERENZIATA) SCRITTA SU CARTA.

 

«PREMESSO CHE nel Parlamento il gruppo politico Fratelli d'Italia si è "ASTENUTO" nel votare il Recovery Fund e che solo 16 (sedici) Senatori hanno votato "NO";

PREMESSO CHE gli interventi alla Camera e Senato, del premier incaricato dott. Draghi
- gettano le basi per rimanere nel Parlamento sino alle Elezioni Politiche del 2023; 
- anticipano le "mosse" politiche, per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica (2 Febbraio 2022); 
- consegnano questa Classe Politica Dirigente all'immobilismo e all'impotenza decisionale;

PREMESSO CHE dalla lettura delle 496 pagine del RRF (Regolamento del Recovery Fund), del PNRR 2 (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) del Governo Draghi; e, del PNRR 1 del Governo Conte Bis, non vi è traccia del 70% delle risorse europee (con quote a fondo perduto e a debito), da destinare al Sud-Italia;

PREMESSO CHE i calcoli fatti al MEF (Ministero dell'Economia e Finanza) attribuiscono il 40% lordi dei finanziamenti europei spettano alle Regioni e Comuni del Sud-Italia! Inoltre, dal Ministero si susseguono telefonate a tutti gli Enti Locali, per farsi inviare i progetti (alcuni redatti, anche, dieci anni fa) da valutare e finanziare entro il 2026; 

PREMESSO CHE la "Secessione dei ricchi" si evince (già) dalla copertina del nuovo testo (immagine a destra);

PREMESSO CHE gli investimenti del PNRR: 
- digitalizzazione, innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale, economia circolare, economia dell'idrogeno, sostenibilità ambientale, blu economy, space economy, ecc. sono tematiche (che personalmente) seguo da oltre dieci anni in vari forum, seminari, convegni e libri. Quindi, lo Stato Italiano è già indietro di oltre dieci anni, rispetto al resto del mondo
e, le riforme del PNRR: 
- Pubblica Amministrazione e Giustizia riguardano, soprattutto, l'ammodernamento delle "infrastrutture digitali" (acquisto nuovi PC, stampanti, software, ecc.), per velocizzare i processi, permessi, autorizzazioni varie, ecc. Ma, non riguardano la riforma delle normative, che sono più obsolete (anche di fine Ottocento e i famosi "Regi Decreti" ancora in vigore);

CONSIDERATO CHE tutte queste idee o progetti serviranno a finanziare oltre vent'anni di ritardi e mancate "riforme strutturali" dello Stato, da parte di chi ha governato sino ad oggi; 

CONSIDERATO CHE il processo delle privatizzazioni è stato disastroso per l'Italia, ma un vero affare per alcuni imprenditori e molte banche e multinazionali. In Italia non si è privatizzato perché si era inefficienti e obsoleti, come hanno voluto farci credere. Dietro a quel processo c'è una complessa macchina ideologica e affaristica, appoggiata dalla sinistra di governo, che con la crisi economico finanziaria del 2008: Italia, Grecia, Portogallo e Spagna furono Nazioni messe "in svendita" a tedeschi, francesi, arabi, inglesi, americani e cinesi;


PERTANTO, è un PNRR da bocciare su carta, non porterà vantaggio alle mPMI (micro-Piccole-Medie-Imprese), alle famiglie, al Sud-Italia (in particolare). Ma, solo agli apparati dello Stato e ai grandi gruppi industriali localizzati nel Centro-Nord. L'emigrazione dal Mezzogiorno continuerà...Scommettiamo?».
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MICHELE FILIPPONIO
(Tesoriere/Dirigente politico del Partito Meridionalista)

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