giovedì 27 giugno 2019

"NO" ALL'AUTONOMIA DIFFERENZIATA, "SÌ" ALLA REPUBBLICA FEDERALE.


"NO" ALL'AUTONOMIA DIFFERENZIATA, "SÌ" ALLA REPUBBLICA FEDERALE.
Intervista al segretario politico del Movimento Duosiciliano, Michele Ladisa.
D: L' autonomia è una sfida che il Sud deve cogliere?
R: Il Sud deve cogliere una sfida più ampia,farsi promotore di una revisione costituzionale profonda che lo metta in grado di confrontarsi alla pari con tutte le regioni d'Italia. 

D: Quale può essere la proposta che parte dal Sud? 
R: Intanto non è concepibile, ed è da rifiutare, ogni attività di autonomia fiscale differenziata che riguardi solo alcune regioni d' Italia. Pensiamo alle regioni a statuto speciale quali la Valle d' Aosta,il Trentino Alto Adige, la Sardegna e la Sicilia. La Costituzione Italiana è da considerarsi a tutti gli effetti superata e va riproposta in termine di Federazione regionale che è una realtà esistente da secoli per i più grandi stati del mondo. Dalla cosiddetta " Unità d' Italia" il Sud è stato soccombente ed è tutt'ora un enorme ricchezza propria, purtroppo sfruttata dallo Stato Italia. 

D: Il Federalismo quindi si adatta alle esigenze del Nord e del Sud? 
R: Con il Federalismo e ancora meglio con il Confederalismo, proprio del modello svizzero, il Sud può strutturare le sue risorse in maniera autonoma e indipendente pur restando nell' ambito dello Stato Nazione Italia...E' auspicabile un aggregazione delle regioni meridionali nella forma di una macroregione possibilmente nei confini dell'ex-Regno Delle Due Sicilie in quanto territorio florido, prospero, un tempo in grado di competere con le più grandi nazioni d' Europa. Questo, fino all'Unità d'Italia.

Antonella Cirese (Responsabile Stampa #MDS).





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