Queste banche-dati
finanziarie sono gestite da società pubbliche o private. Tra le principali:
la Centrale Rischi della Banca
d’Italia e la Centrale Rischi della Società interbancaria per l’automazione
(Sia).
Poi vi sono i Sistemi di informazioni creditizie privati (Sic), tra le maggiori
società private in Italia abbiamo Crif
ed Experian.
Poi c’è il registro informatico dei protesti, gestito dalle Camere di
Commercio, in cui sono registrate le informazioni su protesti, cariche o quote
di imprese fallite.
In sostanza, queste informazioni servono a
banche/società finanziarie per verificare
lo “stato di salute finanziario” del
cliente come: rimborso rate regolari, rimborso rate saltate e non pagate,
protesti e pignoramenti.
La lettura e la visibilità/stato dei dati
creditizi (ossia, dati positivi e negativi) si avvale di una serie di regole,
che per ovvi motivi di spazio non starò qui ad elencarvi e spiegarvi.
Vi illustro uno schema semplice che riguarda i tempi di permanenza dei dati creditizi nei data-base sopracitati.
Vi illustro uno schema semplice che riguarda i tempi di permanenza dei dati creditizi nei data-base sopracitati.
Grazie,
per l’attenzione!
M.F.
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